Tempo fa abbiamo dedicato un articolo alla fame nervosa suggerendo alcune misure da adottare per cercare di prevenirla. Oggi ci dedichiamo alla fame notturna.
Cos’è la fame notturna?
L’attacco di fame notturna è dovuto a motivi diversi fra cui l’aver mangiato poco a cena, l’aver cenato presto, il non avere un ritmo sonno- veglia regolare o l’essere soggetti a una forma di ansia che blocca il sonno e che si cerca di placare mangiando.
Quali sono i sintomi della fame notturna?
Improvvisa sensazione di languore, buco allo stomaco, impossibilità di riprendere sonno: ecco che si manifesta l’attacco di fame, un’esigenza che non va ignorata, poiché è il segnale che il nostro organismo ha bisogno di qualcosa.
Perché la fame notturna… È notturna?
Recenti studi dietologici hanno rilevato che gli attacchi di fame serali o notturni possono dipendere da squilibri della serotonina, un neurotrasmettitore che regola la sensazione di calma e aggressività, di fame e sazietà ecc. Quando i livelli di serotonina sono troppo bassi, si tende a gettarsi sul cibo che, dando piacere, fa produrre endorfine, sostanze a loro volta coinvolte nella produzione di serotonina.
Come ovviare al problema della fame notturna?
Dobbiamo cercare di non farci mancare i cibi giusti durante la giornata: soprattutto i carboidrati complessi, come pasta e riso, i quali stabilizzano i livelli di serotonina.
Anche stare all’aria aperta durante il giorno (purtroppo non tutti ne hanno l’opportunità) aiuta a prevenire il senso di fame serale.
Non rimaniamo a lungo davanti al computer o alla TV nelle ore serali (altro errore che commettono in molti): la loro luce riduce la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il sonno.
Cosa quindi possiamo mettere sotto ai denti?
Come abbiamo detto, non ignoriamo l’impulso notturno della fame, ma assecondiamolo. Il problema è come soddisfarlo: mangiare la prima cosa che troviamo in frigo è sbagliato, poiché si rischia di ingerire cibi poco digeribili, pesanti e calorici
Scegliamo un bicchiere di latte caldo, parzialmente scremato o scremato (c’è il latte ad alta digeribilità, per chi ha problemi di intolleranza) con una puntina di cacao magro e poco zucchero: il calcio del latte favorisce il sonno, lo zucchero stimola sazietà e riduce la fame, mentre il cacao facilita la produzione di serotonina, che induce una naturale sonnolenza.
In alternativa va bene un frutto, soprattutto di quelli dolci e profumati (banana, pesca bianca, ciliegie): la frutta sazia sia per il contenuto di zuccheri, sia per la presenza di fibre che, nello stomaco, aumentano di volume dando un senso di pienezza. La frutta è poi digeribile e non appesantisce lo stomaco prima di dormire.
Ascoltiamo perciò i segnali del nostro organismo e cerchiamo di assecondarli con accortezza e consapevolezza.