Scriviamo ogni giorno tante e-mail ad amici, parenti lontani, ad aziende per proporci per un lavoro o anche lettere di protesta ai giornali per dire la nostra. Che si tratti di una lettera vecchio stile con carta e penna o che si tratti di una e-mail, le regole sono le stesse. Eccole.
L’intestazione e l’inizio
Quando cominci a scrivere una lettera devi mettere in alto a destra l’intestazione, ovvero nome, titolo e indirizzo del ricevente. Per esempio Al sindaco di Napoli Tizio, presso il Municipio, via Rossi numero 0. Per cominciare la lettera è opportuno rivolgersi al destinatario a seconda che esso sia un amico intimo, il sindaco, un potenziale datore di lavoro, il direttore di un giornale e così via. Le forme più comuni sono Caro se ti rivolgi ad una persona che conosci bene, Egregio o Spettabile nel caso in cui ti rivolgi ad un personaggio importante o che non conosci bene. Ricorda bene che dopo l’incipit va messa la virgola e si continua al capoverso successivo.
Il corpo centrale della lettera
Adesso sta a te decidere cosa vuoi scrivere, di cosa deve trattare la lettera o l’e-mail. In base ovviamente a chi ti rivolgi mantieni sempre lo stesso tono di rispetto o di confidenzialità, usa lo stesso tempo nei verbi, a meno che tu non stia raccontando qualcosa. Non essere né troppo breve e conciso né troppo prolisso nelle parole, soprattutto se devi fare un reclamo o ti rivolgi ad un’ azienda per un lavoro. Sii chiaro nell’esprimerti e nel fare capire cosa chiedi o cosa speri di ottenere con quella lettera.
Saluti e firma
Naturalmente quello che ha un principio ha anche un termine e le lettere vanno terminate con la tua firma. Prima di firmare è buona regola fare un saluto al destinatario. Anche qui in base alla persona a cui spedirai la lettera ci sono diverse forme. Al tuo amico puoi scrivere ciò che più ti sembra adatto e ti viene dal cuore, come “spero di vederti presto, un abbraccio forte o un bacio alla tua famiglia. Per gli altri tipi di destinatari puoi terminare con un classico e sempreverde cordiali saluti o distinti saluti. Talvolta è utile e fa colpo anche quando si augura una buona giornata o buon lavoro, per esempio nel caso di un’ azienda o di un giornale.